
Il Grande Dittatore torna nei cinema. Da lunedì infatti la Cineteca di Bologna porta in sala e in dvd il nuovo restauro di ‘The Great Dictator’, la parodia di Adolf Hitler creata nel 1940 da Chaplin. Un monito contro ogni dittatura, con cui l’attore lanciò al mondo il suo messaggio di pace all’alba della Seconda Guerra Mondiale. Messaggio che gli spettatori sentiranno dalla voce dell’artista: il film sarà infatti distribuito nella versione originale inglese con sottotitoli. Ma per le scuole potrebbe arrivare presto anche una versione in italiano.
Col dvd ci saranno un booklet e il documentario ‘Chaplin ritrovato: Il grande dittatore’, che raccontano i retroscena della realizzazione. Una serie di ‘perle’, emerse dall’Archivio custodito alla Cineteca. Tra queste, le indicazioni di regia all’attrice, e compagna, Paulette Goddard. Nel discorso finale del Dittatore invece di mimare la parte, Chaplin scelse, contrariamente al solito, di dare indicazioni, raccolte dalla segretaria di edizione: “bisogna raggiungere la poesia. Il realismo è soltanto un mezzo”.
Oppure l’esistenza della sequenza poi tagliata, e scoperta dalla Cineteca nel 2011, che spiega l’origine della finta svastica (la doppia croce). È un flash-back sulla giovinezza del dittatore in un biergarten di Monaco: il futuro despota, sedendosi inavvertitamente su una botte di birra fresca di vernice, si ritrovava una doppia croce stampata sul sedere e decide di assumerla come simbolo del suo futuro partito. Della Beergarden Scene sopravvive un solo unico, rarissimo negativo.