

Dove sono i tuoi amici, là sono le tue ricchezze. Plauto
Una tela scomparsa da 35 anni. Un dipinto a olio, quello trafugato dalle sale di Castello Cini a Monselice, che porta la firma di Rembrandt. I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia, coordinati dal sostituto procuratore Federico Baccaglini della procura di Padova, sono riusciti a recuperarlo e rimpatriarlo.
L’opera è un dipinto olio su tavola raffigurante «San Luca Evangelista», opera del XVII secolo, firmato da Rembrandt. Il dipinto, però, sarebbe stato realizzato da Pietro Bellotti: la firma sarebbe stata aggiunta nei primi del ‘900 dal mercato dell’arte. Il prezioso dipinto fu trafugato assieme ad altre opere nella notte tra 12 e 13 dicembre 1979 dalle sale del monumentale Castello Cini di Monselice, all’epoca di proprietà della Fondazione Giorgio Cini (istituita dal Conte Vittorio Cini nel 1951, come ente morale privato non a scopo di lucro), e dal 1981 diventato di proprietà della Regione del Veneto.
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda.
Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili.
Katniss Everdeen si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per sempre. Sotto la guida della Presidente Coin e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta e un intero Paese incoraggiato dalla sua forza.
Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 – Dal 20 novembre al cinema !
Anche Amazon cavalca fino in fondo il business delle stampante 3D. Oggi ha lanciato una piccola sezione all’interno del suo vasto sito di commercio online con una collezione di oggetti creati con le 3D printer. Non parliamo quindi delle macchine e degli accessori per la stampa, quelli c’erano già, ma di gioielli, decorazioni, giocattolini, ninnoli, oggettini per la casa. Tutti “ino” perché sono piccole cose. Ma possono essere personalizzate e modificate nella forma, nel colore e anche, almeno un po’, nella dimensioni. Tra i partener ci sono i più grossi come Mixee, Scupteo e 3DLT. Tuttavia a differenza di servizi di questo tipo non offre la possibilità di stampare per conto terzi progetti grafici (Shapeways).
Sbucciate la cipolla e tritatela fine. Pulite il radicchio, tritate le foglie, lavatele e asciugatele. Sciogliete il burro in una casseruola e fatevi appassire la cipolla.
Tostate il riso nel condimento, bagnatelo con il vino e, quando l’alcol è evaporato, aggiungete il brodo bollente un mestolo alla volta fino a due terzi della cottura.
L’Italia riconquista la cima del K2, seconda montagna più alta del mondo a quota 8611 metri. La missione italo-pakistana realizzata da Islamabad con il supporto dell’Italia, celebra la spedizione del 31 luglio 1954 che vide gli alpinisti Achille Compagnoni e Lino Lacedelli mettere la bandiera sulla vetta asiatica.
Primi ad arrivare sono stati nella notte gli alpinisti pakistani Hassan Jan, Ali Durani, Rahmat Ullah Baig e Ghulam Mehdi, Ali e Muhammad Sadiq e gli sherpa, mentre a fine mattinata, intorno a mezzogiorno, sono giunti anche gli italiani Tamara Lunger e Klaus Gruber.
Dal 20 settembre 2014 Palazzo Strozzi a Firenze riporta l’attenzione sull’arte moderna con un nuovo importante evento dedicato a uno dei maggiori maestri della pittura del XX secolo: Pablo Picasso. Picasso e la modernità spagnola presenta un’ampia selezione di opere del grande maestro, provenienti dalla collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, che permettono di riflettere sulla sua influenza su tutta l’arte del XX secolo mettendolo a confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González.