I record, le gare, le medaglie. I successi inattesi e le delusioni cocenti. Il sudore e lo sforzo. Le Olimpiadi, certo, sono tutto questo, ma come ogni manifestazione sportiva che si rispetti, hanno anche la loro colonna sonora. Alzi la mano chi, guardando magari la finale dei 100 metri a rallentatore, non abbia risentito nelle orecchie la musica di “Chariots of Fire”, scritta dal musicista greco Vangelis per il film Momenti di Gloria (che raccontava la storia degli universitari di Cambridge all’Olimpiade di Parigi del 1924).
In realtà tra i brani legati ai Giochi, è quella che non è mai stato inno olimpico. Però, dopo l’Oscar nel 1982, è comunque diventata emblema di ogni impresa sportiva e inno “ad honorem”. Tanto che nel 2012, a Londra, fu ripresa dal regista Danny Boyle.
Quest’anno per Rio 2016, come canzone ufficiale, è stata scelta “Alma e Coração”, brano interpretato dalla star del samba Thiaguinho con il rapper Projota ed è un inno al paese sudamericano che organizza l’importante evento sportive. Ma ogni edizioni dei Giochi ha avuto, con alterne fortune, una colonna sonora che l’ha caratterizzata. A scorrere i nomi degli artisti che hanno partecipato alle Olimpiadi della musica c’è da impallidire: Muse, Whitney Houston, Queen, Bjork, solo per ricordarne alcuni.