Archive for the ‘Libri’ Category

“Il profumo delle foglie di limone” di Clara Sànchez

Posted: 6th Novembre 2017 by Giovanna in Libri
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Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c’è nessuno, e l’aria è pervasa dal profumo dei limoni che arriva fino al mare. E’ qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita.

Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell’inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisiti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Juliàn, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Ma ora, forse, può smascherarli, e Sandra è l’unica in grado di aiutarlo.

Dopo un momento di incredulità, la donna comincia a guardare i due anziani con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l’ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non calda nell’oblio. E che il male non rimanga impunito.

“Storia dei Florio” di Salvatore Requirez

Posted: 18th Agosto 2017 by Giovanna in Libri
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Nell’immaginario dei palermitani l’epoca dei Florio è il momento più fulgido e luminoso della città.

Ma cosa stati realmente i Florio per Palermo e per la Sicilia? Cosa hanno rappresentato per la loro crescita economica, culturale e sociale? Cosa ne ha determinato l’inarrestabile e drammatico tracollo? A questi e ad altri interrogativi risponde questo libro che ricostruisce, più di cento anni di storia cittadina vissuta sotto l’egida dei Florio.

Ripercorrendo le tappe della loro straordinaria ascesa attraverso l’analisi delle imprese commerciali, dei luoghi dove vissero e degli uomini e delle donne che ne furono gli indiscussi protagonisti, rivive quel mondo della Belle Epoque palermitana.

“Il gusto proibito dello zenzero” di Jamie Ford

Posted: 2nd Febbraio 2017 by Giovanna in Libri
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Seattle. Nella cantina dell’hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant’anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l’ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione.

A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L’America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino ma conosce già da tempo l’odio e la violenza. Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato.

Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: le i è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l’aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa.

”I trasporti (verso i lager finali) naturalmente c’erano, ma si doveva anche ridere” ha spiegato Jetty Cantor, celebre cabarettista olandese sopravvissuta a quei viaggi verso i lager finali da quello di transito di Westerbork, e Antonella Ottai annota: ”Si tratta, in altre parole, dell’iscrizione del riso nell’ordine degli obblighi e nell’ordine del bisogno; bisogni che, nel momento in cui si soddisfano, bilanciano eventi straordinari come le deportazioni, un dato di fatto che di naturale non ha nulla, introiettato con tutta la sua forza d’urto nella logica della vita quotidiana, nella sua capacità di resistenza”.

Ed è da questa capacità che viene il senso del titolo ”Ridere rende liberi” e la ragione tutt’altro che paradossale di questo saggio sul cabaret e la comicità nei lager.

Oggi lo sappiamo bene, nei lager si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma la comicità nei luoghi della sofferenza ci appare come qualcosa di surreale, e la sua forza è che era proprio così, che la comicità superava la realtà, pur nascendoci all’interno, e il cabaret diveniva probabilmente la massima espressione di resistenza, di rivendicazione delle qualità naturali e razionali dell’uomo, in luoghi in cui si cercava di disumanizzarlo totalmente. Se questo è un uomo, riuscirà anche a ridere.

“Il pugnale di cristallo” di Edgar Wallace

Posted: 15th Dicembre 2016 by Giovanna in Libri
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Oscar Trevors è un uomo misterioso e molto ricco. A un certo punto della vita ha chiesto ai suoi banchieri di spedirgli i proventi del suo capitale in due banche europee, una in Svizzera e una a Montecarlo; da allora le cose sono andate avanti, come da lui previsto, per anni.

A un certo punto però gli amministratori del fondo cominciano a chiedersi se Trevors sia ancora vivo. La nipote di Oscar, Gwendda Guildford, cerca di rintracciare lo zio, e allora improvvisamente le cose si complicano: la ragazza apprende che lo zio si spaccia per l’erede del re di Boginda, un piccolo stato africano… e ciò che ancor più inquieta la ragazza è un misterioso e allarmante messaggio cifrato…

corpi-e-animeL’autobiografia – ironica – di una generazione potrebbe iniziare con un’infanzia dove, al posto di Salgari e di “Piccole donne”, appaiono Ransie la strega, Sailor Moon e Jeeg Robot. Chi è nato tra i tardi anni Settanta e gli Ottanta del Novecento – complice soprattutto Italia Uno – non può essersi sottratto al mondo degli “anime”, ai protagonisti maschili, femminili o metallici dei cartoni giapponesi. Per questo, un saggio documentato come quello di Valeria Arnaldi, “Corpi e Anime. Nudo ed erotismo nell’animazione giapponese” (Lit edizioni) può somigliare, per parecchi trentenni, a un album dei ricordi. Pruriginoso?

È questo il punto. Se il mondo animato che scorreva in parallelo – quello disneyano – sembrava desessualizzato, affollato com’era (com’è) di “topi in calzoncini”, di zii e zie ben poco sexy, dal Giappone arrivavano ragazze turbolente. O meglio – come dimostra Arnaldi – ingenue e disinibite allo stesso tempo. Disinibite perché ingenue? A ogni modo, se fanno la doccia esposte a occhi indiscreti, lo spirito non è quello da B-Movie con Edwige Fenech.

“Magliette che si strappano, micro-bikini che non coprono se non lo strettamente necessario, vapori di doccia sulla pelle calda, la naturalezza di corpi generosi – scrive Arnaldi – che vogliono ma non sanno chiedere e l’irruenza di forme mal gestite che si schiacciano con veemenza contro fisici maschili, pungolandone reazioni e imbarazzi. È una sensualità evidente, più o meno consapevole ma non per questo meno ammiccante, quella che emerge da manga e anime. Una sensualità “bambina”, spesso associata per età, fattezze e anche pubblico, a scenari e immagini adolescenti”.

“Parti in fretta e non tornare” di Fred Vargas

Posted: 31st Agosto 2016 by Giovanna in Libri
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copertina parti in fretta e non tornareDa venticinque anni nella Polizia di Parigi, il commissario Adamsberg è un uomo lento. Riesce a riflettere solo camminando e i suoi pensieri sono aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli.

Brancola sempre nel buio, ma proprio quando sembra andare alla deriva viene folgorato da intuizioni geniali. Come quelle con cui risolverà un caso davvero misterioso, che parrebbe avere a che fare con simboli e superstizioni di un’altra epoca.

Dopo avere scritto una saga incentrata su tre stralunati detective dilettanti, con questo romanzo la regina del giallo francese disegna il ritratto di un indimenticabile poliziotto. Di cui sentiremo parlare a lungo.

Da mesi se ne parla, soprattutto dopo lo strappo dell’Aie dal Salone di Torino, ma la prossima settimana, in pieno luglio, potrebbe essere decisiva per il progetto dell’Associazione italiana editori di far nascere a Milano un Salone del libro alternativo a quello di Torino sulle tracce di Book City che già in pochi anni nel capoluogo lombardo ha messo radici.

Salone-del-Libro-2016

E se dal Ministro Franceschini e dal Piemonte viene un coro di no, da Milano l’assessore Filippo Del Corno conferma il progetto dell’Aie e dice ‘Siamo pronti’. Il Ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, interpellato in merito dall’ANSA, spiega: “Ho sentito parlare di questa idea, non nuova, di far nascere a Milano un Salone del libro che di fatto si sovrapporrebbe con quello di Torino.

copertina il grande sonnoUn romanzo che è un capolavoro del giallo e anche l’atto di nascita del più famoso tra gli investigatori della scuola dei duri: Philip Marlowe. Ex poliziotto e detective privato, Marlowe è un solitario, dotato di ironia e disprezzo per le meschinità del mondo, leale al suo cliente a costo di rischiare la vita. Un cavaliere senza macchia che si muove in un mondo di corrotti e violenti.

Nella storia del giallo, egli rappresenta la risposta “realistica” al mystery inglese, dove il protagonista, di solito un genio, risolve i casi più complessi seduto nella poltrona del suo salotto. Il detective di Chandler, uomo vero, di carne e sangue, ottiene risultati più con l’ostinazione e l’esperienza che non grazie ad astratte doti intellettuali.

Nella sua prima impresa nella Los Angeles degli anni ’30, Philip Marlowe viene assunto da Guy Sternwood, ricco generale a riposo, vecchio e molto malato, per risolvere una questione delicata: qualcuno cerca di ricattarlo.

copertinaFurnes è un borgo fiammingo dove, accanto alle opulente dimore in cui si perpetuano opachi rituali borghesi, cominciano ad apparire i primi segni di una modernizzazione strisciante. Domina sulla piccola città la figura di Joris Terlinck, il borgomastro, che tutti chiamano Baas e che di Furnes è effettivamente il padrone: un padrone autorevole, arrogante, inflessibile, temuto.

Intorno a lui, un tessuto di sguardi, chiacchere, delazioni, subdole manovre. E una ragazza nascosta, in condizioni abiette. Ma, una sera come tante altre, persino nel borgomastro, in questo imperturbabile monolite, si apre una crepa.

Simenon ci mostra, fino alle estreme conseguenze, che cosa accade quando l’implacabile e sinistro ordine quotidiano si lacera all’improvviso facendo affiorare per un attimo l’illusione di un’altra possibile esistenza.

le stanze dello sciroccoÈ il 1968 quando il notaio Saglimbeni decide di tornare in Sicilia con la famiglia, dopo una lunga assenza. Vittoria, la figlia più giovane, indipendente e contestatrice ma legata al padre, non ha potuto che assecondare il suo desiderio e trasferirsi in quella terra sconosciuta che da sempre lui le ha insegnato ad amare. A Montuoro, per Vicki, cresciuta a Roma e appassionata di fotografia e di auto da corsa, l’impatto con una società conservatrice, ai suoi occhi maschilista, formale e schiava dei pregiudizi, è destabilizzante.

In mezzo a tante conoscenze, saranno poche vere amicizie ad aiutarla a inserirsi nella realtà del paese. Quello di Diego Ranieri è un nome ricorrente negli ambienti a lei più vicini, un volto conosciuto che all’improvviso entra con prepotenza nella sua vita. Ombroso e sfuggente, ancorato a una mentalità assai diversa dalla sua ma capace di legarla a sé come nessun altro, Diego porta i segni di un passato doloroso da cui stenta ad affrancarsi, e con cui lei dovrà fare presto i conti.

Divisa tra sentimento e orgoglio, Vicki trova nella facoltà di Architettura di Palermo, in piena occupazione, un rifugio in cui sentirsi meno estranea. Armata di macchina fotografica, inizia a scoprire la città, a conoscerne la bellezza enigmatica e i lati oscuri, fino a rimanerne stregata. E proprio per le strade di Palermo la sua storia s’intreccerà con quella, drammatica, di zia Rosetta, la cui apparenza mai lascerebbe intuire cosa nasconde il suo passato. Due donne unite dal coraggio con cui affrontano le prove che la vita ha loro riservato.

Mowgli è sempre lui, un bambino coraggioso abbandonato nella giungla e adottato da un branco di lupi. Bagheera è sempre una splendida pantera dal pelo lucente, affezionata al cucciolo d’uomo e decisa a insegnargli le regole della sopravvivenza. Baloo è sempre un orso spensierato, amante del dolce far niente, goloso e anticonformista.

il libro della giungla

Il personaggio veramente mutato, nella nuova versione (in 3D) del classico di Rudyard Kipling Il libro della Giungla, è la natura e il suo rapporto con gli esseri umani: «Ai tempi in cui Kipling scrisse il romanzo – spiega il regista John Favreau – la giungla era considerata un luogo pieno di pericoli, dove certo non era facile sopravvivere. Tutto questo nel nostro film è rimasto, ma oggi sappiamo anche che la Natura ha bisogno a sua volta di essere protetta».

“Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima

Posted: 5th Aprile 2016 by Giovanna in Libri
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copertina confessioni di una mascheraStravolto romanzo di formazione, intriso in profondità del più ancestrali riti e miti che percorrono come una condanna la cultura giapponese, violentemente e disperatamente estetizzante, Confessioni di una maschera è il capolavoro indiscusso di un autore che è stato il protagonista, insieme a Kawabata e a Tanizaki, della rinascita della narrativa nipponica nel Novecento.

Pubblicato nel 1949, vede al suo centro il dramma di un giovane costretto a nascondere – per obblighi sociali, ma anche per una radicata idea di dignità e di onore – la propria omosessualità e la propria assoluta indifferenza carnale nei confronti delle donne. Condannato all’impotenza, ridotto a mimare una storia d’amore con la sorella di un suo amico, perso dietro sogni erotici che vagheggiano corpi maschili, o dietro voluttuose identificazioni con celebri personaggi femminili, egli consuma fino in fondo la speranza di poter divenire finalmente “normale”: inventa strani vizi, si dà con furia a corteggiare “fanciulle in fiore” invariabilmente deludenti, reprime fino allo spasimo ogni impulso di reale attrazione.

borderlifeUna traduttrice si innamora di un pittore nel tentativo di vivere felici e contenti e insieme per tutta la vita nonostante le difficoltà. Sembrerebbe, questo, l’inizio di una qualsiasi storia d’amore.

Eppure il libro che racconta le avventure di questi due amanti, una ebrea e un palestinese, è al centro di una grande disputa perché vittima di censura. Il nuovo romanzo di Dorit Rabiniyan, dal titolo “Borderlife”, è stato eliminato dai programmi liceali in Israele suscitando non poche polemiche da parte dell’opinione pubblica.

La direzione pedagogica del ministero dell’Istruzione ha infatti espresso preoccupazione che la sua lettura tra persone non ancora mature possa spingere a matrimoni misti.

Lo riportano fonti della stampa locale, secondo le quali “le relazioni intime tra ebrei e non ebrei, e certamente la possibilità di formalizzarle attraverso il matrimonio e una famiglia, anche se ciò non accade nella storia in questione, sono viste da molti nella società come una minaccia alle identità separate”.