Ha già superato le 8 mila firme la petizione contro «Thérèse dreaming», controverso dipinto di Balthus che raffigura una ragazzina in atteggiamenti provocanti esposto al Metropolitan Museum di New York. Secondo i promotori dell’iniziativa, l’opera dell’artista francese di origine polacca, realizzata nel 1938, dovrebbe essere rimossa dal museo perché «promuove la pedofilia».

In un’America segnata dal caso Weinstein, la petizione è stata lanciata sul sito thepetitionsite.com dalla giovane Mia Merrill sulla scia del movimento #MeToo che denuncia su Twitter le molestie subite dalle donne in tutti i settori. La raccolta firme ha diviso gli appassionati di arte: «Considerato l’attuale clima intorno alle molestie sessuali e alle accuse pubbliche che aumentano di giorno in giorno – si legge nella petizione -, mettendo in mostra questo dipinto, il Met sta nobilitando il voyeurismo e la riduzione dei bambini a oggetti».

ChocoModica 2017

Posted: 12th Dicembre 2017 by Giovanna in Mostre & Eventi
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Un’edizione ricchissima di contenuti nata dalla collaborazione tra Comune di Modica, Consorzio di Tutela del Cioccolato e l’Agenzia di Comunicazione Spazio Zero. Sono 32 le pagine che compongono l’articolato programma ricco di convegni, workshop, presentazioni di libri, giochi e animazioni per bambini, laboratori, eventi, show (e non solo cooking), dimostrazioni e intrattenimento.

Si va dal ChocoTalk di sabato 9 dicembre, una serie di focus rigorosamente a tema cioccolato con la presenza di alcuni dei nomi più importanti nel panorama italiano, allo spettacolo di Pino Insegno, artista che non ha bisogno di presentazioni, che si esibirà sabato sera in piazza Monumento.

Il panettone fa impazzire gli Stati Uniti

Posted: 10th Dicembre 2017 by Giovanna in Press News
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C’è chi ci aggiunge le bucce d’arancia, chi un particolare lievito madre e chi un goccio di rhum nell’impasto. Il panettone è venduto da molti anni in America, ma lentamente sta diventando una vera ossessione. Secondo il New York Times, che ha dedicato un recente articolo all’argomento, sempre più pasticceri e panettieri decidono di specializzarsi nella produzione di questo dessert, uno dei dolci simbolo del Natale Made in Italy.

“Nessun altro tipo d’impasto è più difficile da realizzare, ma niente da più soddisfazione quando riesce bene”, hanno commentato alcuni pasticceri americani alla giornalista che gli ha intervistati. Il segreto per realizzare un buon panettone, dicono gli esperti, sta nella cura di ogni fase di lavorazione, nella scelta degli ingredienti, e nel controllo della temperatura durante la cottura che deve essere sempre controllata.

Il ministro degli Esteri del Giappone, Tarō Kōno, ha nominato ambasciatori culturali due pezzi grossi d’eccezione… Pikachu ed Hello Kitty. No, non è uno scherzo. I due personaggi di fantasia giapponesi, tra l’altro, avranno un compito molto importante: quello di promuovere la nomina della città di Osaka all’Expo 2025.

A dare l’annuncio è stato lo stesso Kōno su Twitter. In vista della gara di assegnazione dell’Expo, per la quale sono in corsa anche Francia, Russia e Azerbaigian – oltre al Giappone – la nomina ad ambasciatori culturali di due dei personaggi più amati dai giovani di tutto il mondo rientra nella strategia del governo per aggiudicarsi l’Esposizione Universale. D’altronde si sa, i piccoli amici animati sono abituati alle sfide…

In occasione del Natale, torna la bambina più amata/ “odiata” del web. E’ la piccola dello spot Buondì. Proprio quella che chiedeva una “colazione leggera, ma al tempo stesso invitante”. Come dimenticarsi l’asteroide che colpisce la mamma della bimba, poi il papà e poi il postino?

Ora Sofia, 10 anni, sarà la guest star di uno spot che promuove il panettone. Cosa chiede? “Un videoclip pieno di sentimenti autentici che possa coniugare santo buonismo natalizio con…”. E, dato che a Natale siamo tutti più buoni, questa volta niente asteroidi in vista…

Una linea di caffè “dedicata” a Totò Riina (deceduto il 17 novembre) ossia le cialde Zù Totò. E’ l’idea imprenditoriale della figlia del boss, Maria Concetta, e del marito Antonino Ciavarello. La novità lanciata su un sito di e-commerce non sembrerebbe una provocazione anche se la magistratura ha già aperto un’inchiesta. “Ci hanno sequestrato tutto senza motivo. Ci rifaremo se ci aiutate”, scrivono i coniugi. L’idea sta già facendo discutere il mondo del web.  Lo riporta ilGiornale di Sicilia.

“Siamo in due… Maria Concetta Riina e il marito Antonino Ciavarello, vogliamo commercializzare alcuni prodotti a marchioZù Totò, iniziamo con le cialde di caffè, facciamo questa prevendita per raccogliere ordini e capitali che servono per avviarci. Grazie in anticipo della fiducia, attendiamo numerosi i vostri ordini e poi, il tempo di costituire nuova ditta, e vi spediremo quanto pre-ordinato”. Questo il post pubblicato sul sito di e-commerce che annuncia l’attività di Maria Concetta e Antonino. I due abitano a San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, nella casa dove Ciavarello è agli arresti domiciliari. Deve scontare una condanna a sei mesi per un’accusa di truffa.

È la più conosciuta e diffusa delle preghiere cristiane, quella che, secondo il Vangelo di Luca (11,1), fu insegnata da Gesù stesso ai suoi discepoli che gli chiedevano come dovessero pregare. Eppure, a duemila anni di distanza, la sua versione è ancora controversa. E ora a dirlo è persino il Papa in persona.

Nella preghiera del “Padre nostro” Dio che ci induce in tentazione “non è una buona traduzione”, afferma infatti papa Francesco nella settima puntata del programma “Padre nostro”, condotto da don Marco Pozza, in onda su Tv2000 il 6 dicembre, alle ore 21.05. “Anche i francesi – prosegue il Pontefice – hanno cambiato il testo con una traduzione che dice ‘non mi lasci cadere nella tentazione’: sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto.